giovedì 2 febbraio 2017

Taglia di qua, cuci di là: un tunnel da cui fuggire a gambe levate


Sempre più spesso sento dire: avevo qualche problema alla cistifellea me l'hanno tolta... il bambino si ammalava spesso gli hanno tolto le tonsille... etc etc...
ma come mai non ci si ferma un attimo a ragionarci sulle cose prima di sottomettere sè stessi o i propri figli alla rinuncia di parti fisiche di sè... oltretutto se la natura ci ha dotato di determinati organi ci sarà un motivo, no?

Non so se è sempre stato così o negli ultimi anni questi episodi sono aumentati a dismisura... probabilmente sono aumentati visto che mangiamo sempre più male, siamo circondati da tecnologie sempre più invadenti e subdolamente pericolose e il disagio emotivo e mentale è aumentato... ma tutto questo perchè succede? 

Ci stiamo allontanando sempre di più dalla Natura e quando ci arriva un messaggio dal nostro corpo con il quale cerca di avvertirci di cosa ci stiamo facendo, la maggior parte di noi cosa fa? Nasconde in tutta fretta il problema sotto il tappeto perchè "non posso fermarmi ho mille impegni" e soprattutto "non voglio ascoltarmi... son felice così come sto, non c'è nulla che non vada"... ecco che arriviamo al nocciolo della questione: è dura, veramente dura prendersi carico delle proprie responsabilità, prendersi la responsabilità della propria salute e felicità.. non tutti sono pronti ad accettare il fatto che siamo noi i registi del film della nostra vita, non esiste sfortuna o fortuna, tutto ciò che ci accade succede perchè l'abbiamo creato/attirato noi...

sì vabbè ma io desidero la guarigione ma poi lo stesso non funziona... ci sono diverse possibilità di risposta: in realtà nel tuo inconscio non desideri veramente guarire perchè non attui i cambiamenti necessari alla guarigione... ci arriva tutto ciò che desideriamo ma anche tutto ciò che ci serve per evolvere e quindi finchè non capiamo la lezione rimaniamo sempre lì dietro quel problema... gli unici limiti sono nella nostra testa, l'autoguarigione è la sola realtà...

non esistono medicine o operazioni chirurgiche o anche rimedi "olistici" miracolosi, l'unico vero miracolo lo possiamo fare solo noi... tutte le cure, anche quelle meno invasive, sono solo un palliativo... sicuramente possono essere di supporto ed un utile aiuto per la risoluzione ma la spinta finale la possiamo dare solo noi.

Ritornando al discorso di partenza, sono veramente dispiaciuta per quelle persone che non ascoltano i messaggi continui ed insistenti delle malattie ma si riducono a farsi estirpare pezzi di corpo nella speranza di risolvere qualcosa: è come se l'auto perdesse olio ed io invece di andare a vedere perchè succede e risolvere il problema alla fonte facessi togliere dal meccanico il recipiente che lo contiene, a quel punto l'auto funzionerebbe bene o meglio di prima? 

Ho sentito di medici che sconsigliano di mangiare frutta e verdura in caso di trattamenti con la chemio, in effetti c'è qualcosa da sconsigliare ma non si tratta certo della frutta e della verdura...

Non è che se la tiroide non funziona più bene prendo una pillolina ed ho risolto tutto o se soffro di calcoli alla cistifellea me la faccio tagliar via e zac risolto il problema...

Perchè non funziona più quella parte del mio corpo? La malattia è un'occasione d'oro per cambiar vita, per fermarsi e capire che da qualche parte si è persa la direzione e c'è tutto il tempo del mondo per ritrovare la via giusta ma bisogna farlo non delegare agli altri nè sperare di voltarsi dall'altra parte e far finta di nulla...

Non sono qui certo a giudicare nè criticare la medicina moderna, ci sono stati tanti casi in cui ha salvato la vita alle persone ed i progressi sono sicuramente tanti ma è l'approccio che non va: ci si è dimenticati di una cosa che gli antichi sapevano bene, noi siamo una sola cosa mente corpo ed anima e quando una parte non va bene va visto l'insieme, va cercata la ragione del disequilibrio... 
noi non siamo automobili, togliendo un pezzo da qualche parte provocheremo sicuramente un disequilibrio da qualche altra parte, disabilitando la funzione di un organo ne risentirà sicuramente tutto il resto... 

Impariamo a prendere in mano le redini della nostra vita, smettiamo di delegare agli altri la nostra salute, nessuno ci conosce meglio di noi stessi, apportiamo modifiche nel nostro stile di vita iniziando dalla tavola: noi siamo quel che mangiamo, diceva un saggio tanti tanti anni fa...

Apriamo gli occhi a partire dalla tavola, con cosa vogliamo nutrire le nostre cellule? cosa c'è dentro i nostri piatti? Cerchiamo di andare un po' oltre il sentito dire, che sia la tv o il medico stesso, siamo solo noi che possiamo portare consapevolezza alla nostra tavola.

Passo successivo: mi nutro anche di ciò che penso, di ciò che provo.... quindi quali sono le emozioni che mi pervadono? di quali pensieri mi nutro tutti i giorni? 

A quel punto sarà tutto in discesa, un cambiamento dopo l'altro ritroveremo la felicità e la salute perdute... c'è bisogno però di una buona dose di impegno però e dobbiamo veramente aver voglia di cambiare ciò che non va... è comodo prendere una pasticchetta o sottoporsi ad un intervento chirurgico, pochi giorni e via si ritorna alle cattive abitudini e la spazzatura si ricomincia ad accumulare sotto il tappeto.
 E nel delegare agli altri la responsabilità inserisco anche i controlli medici, quelli gratuiti perchè sono tanto generosi da pensare alla nostra salute, prima di fare una diagnosi (che vede se c'è un problema o non c'è) facciamo la vera Prevenzione (mangiando bene, modificando i nostri pensieri ed emozioni negative, etc etc.) e se proprio ci viene una gran voglia di controllare qualcosa almeno non facciamoci prendere dal panico per il risultato, tutto è recuperabile, si può risolvere tutto non è mai troppo tardi: Incurabile significa In-curabile = curare da dentro.

Prima di farsi tagliuzzare dissezionare controllare e terrorizzare fermiamoci a riflettere: la Nostra Vita è nelle nostre mani, non lasciamola gestire a nessun altro.

Con amore

Mary


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